Hai mai sentito parlare di antifurto casa detraibile? Forse non tutti lo sanno, ma è possibile beneficiare di alcune importanti agevolazioni di carattere fiscale grazie al bonus sulle ristrutturazioni edilizie anche per quanto riguarda gli antifurto. Le detrazioni fiscali riguardano tutti coloro che, contemporaneamente ai lavori di ristrutturazione della casa, provvedono ad installare un impianto di allarme per la casa, un sistema di sicurezza o di videosorveglianza. Si tratta di agevolazioni da non sottovalutare, visto che è possibile portare in detrazione il 50% delle spese sostenute, fino ad una cifra complessiva massima di 96.000 euro.
Quali spese si possono portare in detrazione
Sono varie le spese che riguardano l’installazione di un antifurto per la casa che si possono portare in detrazione al momento della dichiarazione dei redditi. Infatti per esempio si possono detrarre le spese relative all’acquisto anche dei singoli componenti di tutto il sistema di sicurezza: le telecamere, i sensori, i rilevatori per le porte e le finestre, la porta blindata, la cassaforte.
Si possono avere delle importanti agevolazioni di carattere fiscale anche per tutti quei costi che sono sostenuti per i servizi legati alla realizzazione dell’impianto, come, per esempio, la progettazione, la consulenza dei tecnici e il collaudo.
Come ottenere le detrazioni fiscali
Chi vuole detrarre le spese sostenute per l’antifurto della casa deve indicare tutto nella dichiarazione dei redditi. In questo modo si può usufruire di un bonus che viene erogato in 10 rate annuali come detrazione Irpef.
È bene ricordare che la detrazione deve essere richiesta l’anno dopo rispetto al periodo in cui avviene l’installazione del sistema. Il contribuente, per poter accedere al bonus, deve conservare tutti i documenti che riguardano gli acquisti che ha realizzato per il sistema antifurto.
Deve inoltre pagare la società che progetta i dispositivi e che li installa con un bonifico bancario, in modo che siano evidenti tutti i dati della transazione economica. Dettagliatamente nel bonifico devono essere riportati i dati come la partita IVA, gli elementi anagrafici dell’installatore e il numero della fattura.
Nella dichiarazione dei redditi devono essere inseriti anche i dati catastali dell’immobile in cui è stato realizzato il sistema di antifurto. Il tecnico che installa il sistema deve essere in possesso di un’apposita certificazione professionale che gli consenta di lavorare sugli antifurti per le case.
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